Il prossimo 5 Novembre sarà qui in Italia il prestigioso clarinettista Nicolai Pfeffer. Il musicista i e l’Orchestra della Toscana guidata dal M° Markus Stenz replicheranno la loro collaborazione già da tempo consolidata, cimentandosi in un programma che viaggia nel tempo e nello spazio, da Mozart a Busoni, passando per Strauss. In attesa di questo appuntamento che avrà come sfondo il Teatro Verdi di Firenze, lo abbiamo incontrato e intervistato per voi.
Nicolai Pfeffer in realtà è ormai di casa con la ORT e il M° Stenz, avendo già debuttato con loro con il disco “Affinità elettive” del 2020, per l’etichetta discografica NovAntiqua, dove ancora una volta a segnare il suo cammino è l’immancabile K 622, il Concerto per clarinetto e orchestra di Mozart: fu proprio questo concerto che da bambino lo affascinò talmente tanto da spingerlo ad avvicinarsi al clarinetto e oggi è uno dei pezzi forti del suo repertorio.
Nicolai Pfeffer incarna allo stesso tempo la moderna e antica immagine del musicista completo: un clarinettista che non si accontenta di essere un abile esecutore, ma investe energie in una ricerca musicologica dettagliata e profonda che va oltre il soddisfare l’esigenza della prassi esecutiva. Che in mano abbia lo strumento, o una partitura antica, la sua missione è quella di rendere esaltante il mondo del clarinetto, e lo fa battendosi su diversi fronti, combinando l’esperienza editoriale con quella del concertismo e della didattica.