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Per i clarinettisti, le opere di Mozart sono senza dubbio al centro del loro repertorio classico. Ciò può essere dovuto al fatto che Mozart sapeva meglio di qualsiasi altro compositore come utilizzare le possibilità tecniche e tonali dell'allora ancora giovane strumento. Ispirata dalle due "Arie di Tito" concertanti, la clarinettista Sabine Meyer, con l'aiuto dell'arrangiatore di fama internazionale Andreas N. Tarkmann, ha iniziato a cercare tra le arie da concerto meno conosciute di Mozart dei brani che potessero essere utilizzati per il clarinetto e che potessero affiancare la letteratura originale di Mozart come pezzi da concerto indipendenti. Il risultato del lavoro di Tarkmann è convincente su tutta la linea.

La risposta immensamente positiva ai nuovi pezzi da concerto per clarinetto e orchestra è stata seguita dalla richiesta di un'edizione di spartiti con accompagnamento al pianoforte. Questa edizione riproduce le parti per clarinetto in La e Sib e corno di bassetto esattamente come sono state registrate da Sabine Meyer su CD (Sony Music). Nicolai Pfeffer, egli stesso clarinettista, si è quindi assunto il compito di scrivere una riduzione per pianoforte di buon suono e di facile esecuzione, destinata sia allo studio che alle esecuzioni su scala ridotta.